Saluto Al Sole

Divina Commedia Paradiso 33° canto

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CAT_IMG Posted on 13/4/2009, 10:10     +1   -1

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" PARADISO "

CANTO XXXIII
[Canto XXXIII, il quale è l'ultimo de la terza cantica e ultima; nel quale canto santo Bernardo in figura de l'auttore fa una orazione a la Vergine Maria, pregandola che sé e la Divina Maestade si lasci vedere visibilemente.]


«Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.
Or questi, che da l'infima lacuna
de l'universo infin qui ha vedute
le vite spiritali ad una ad una,
supplica a te, per grazia, di virtute
tanto, che possa con li occhi levarsi
più alto verso l'ultima salute.
E io, che mai per mio veder non arsi
più ch'i' fo per lo suo, tutti miei prieghi
ti porgo, e priego che non sieno scarsi,
perché tu ogne nube li disleghi
di sua mortalità co' prieghi tuoi,
sì che 'l sommo piacer li si dispieghi.
Ancor ti priego, regina, che puoi
ciò che tu vuoli, che conservi sani,
dopo tanto veder, li affetti suoi.
Vinca tua guardia i movimenti umani:
vedi Beatrice con quanti beati
per li miei prieghi ti chiudon le mani!».
Li occhi da Dio diletti e venerati,
fissi ne l'orator, ne dimostraro
quanto i devoti prieghi le son grati;
indi a l'etterno lume s'addrizzaro,
nel qual non si dee creder che s'invii
per creatura l'occhio tanto chiaro.
E io ch'al fine di tutt' i disii
appropinquava, sì com' io dovea,
l'ardor del desiderio in me finii.
Bernardo m'accennava, e sorridea,
perch' io guardassi suso; ma io era
già per me stesso tal qual ei volea:
ché la mia vista, venendo sincera,
e più e più intrava per lo raggio
de l'alta luce che da sé è vera.
Da quinci innanzi il mio veder fu maggio
che 'l parlar mostra, ch'a tal vista cede,
e cede la memoria a tanto oltraggio.
Qual è colüi che sognando vede,
che dopo 'l sogno la passione impressa
rimane, e l'altro a la mente non riede,
cotal son io, ché quasi tutta cessa
mia visïone, e ancor mi distilla
nel core il dolce che nacque da essa.
Così la neve al sol si disigilla;
così al vento ne le foglie levi
si perdea la sentenza di Sibilla.
O somma luce che tanto ti levi
da' concetti mortali, a la mia mente
ripresta un poco di quel che parevi,
e fa la lingua mia tanto possente,
ch'una favilla sol de la tua gloria
possa lasciare a la futura gente;
ché, per tornare alquanto a mia memoria
e per sonare un poco in questi versi,
più si conceperà di tua vittoria.
Io credo, per l'acume ch'io soffersi
del vivo raggio, ch'i' sarei smarrito,
se li occhi miei da lui fossero aversi.
E' mi ricorda ch'io fui più ardito
per questo a sostener, tanto ch'i' giunsi
l'aspetto mio col valore infinito.
Oh abbondante grazia ond' io presunsi
ficcar lo viso per la luce etterna,
tanto che la veduta vi consunsi!
Nel suo profondo vidi che s'interna,
legato con amore in un volume,
ciò che per l'universo si squaderna:
sustanze e accidenti e lor costume
quasi conflati insieme, per tal modo
che ciò ch'i' dico è un semplice lume.
La forma universal di questo nodo
credo ch'i' vidi, perché più di largo,
dicendo questo, mi sento ch'i' godo.
Un punto solo m'è maggior letargo
che venticinque secoli a la 'mpresa
che fé Nettuno ammirar l'ombra d'Argo.
Così la mente mia, tutta sospesa,
mirava fissa, immobile e attenta,
e sempre di mirar faceasi accesa.
A quella luce cotal si diventa,
che volgersi da lei per altro aspetto
è impossibil che mai si consenta;
però che 'l ben, ch'è del volere obietto,
tutto s'accoglie in lei, e fuor di quella
è defettivo ciò ch'è lì perfetto.
Omai sarà più corta mia favella,
pur a quel ch'io ricordo, che d'un fante
che bagni ancor la lingua a la mammella.
Non perché più ch'un semplice sembiante
fosse nel vivo lume ch'io mirava,
che tal è sempre qual s'era davante;
ma per la vista che s'avvalorava
in me guardando, una sola parvenza,
mutandom' io, a me si travagliava.
Ne la profonda e chiara sussistenza
de l'alto lume parvermi tre giri
di tre colori e d'una contenenza;
e l'un da l'altro come iri da iri
parea reflesso, e 'l terzo parea foco
che quinci e quindi igualmente si spiri.
Oh quanto è corto il dire e come fioco
al mio concetto! e questo, a quel ch'i' vidi,
è tanto, che non basta a dicer 'poco'.
O luce etterna che sola in te sidi,
sola t'intendi, e da te intelletta
e intendente te ami e arridi!
Quella circulazion che sì concetta
pareva in te come lume reflesso,
da li occhi miei alquanto circunspetta,
dentro da sé, del suo colore stesso,
mi parve pinta de la nostra effige:
per che 'l mio viso in lei tutto era messo.
Qual è 'l geomètra che tutto s'affige
per misurar lo cerchio, e non ritrova,
pensando, quel principio ond' elli indige,
tal era io a quella vista nova:
veder voleva come si convenne
l'imago al cerchio e come vi s'indova;
ma non eran da ciò le proprie penne:
se non che la mia mente fu percossa
da un fulgore in che sua voglia venne.
A l'alta fantasia qui mancò possa;
ma già volgeva il mio disio e 'l velle,
sì come rota ch'igualmente è mossa,
l'amor che move il sole e l'altre stelle.

[Explicit Liber Comedie
Dantis Alagherii de Florentia]



Edited by LiCla - 15/11/2014, 11:04
 
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emozione
CAT_IMG Posted on 3/5/2009, 09:12     +1   -1




Dante non poteva chiudere in maniera più bella la sua opera.Dopo immagini crudeli,dopo dettagli a volte orribilandi ha poi cocluso l'opera parlando della Vegine e dell'amore e il desiderio alla purezza.
 
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orione37
CAT_IMG Posted on 3/5/2009, 14:42     +1   -1




Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.


Bellissima orazione alla Vergine. Profondi e sentiti tutti i versi.Impossibile esprimere un giudizio sui versi del Sommo Poeta. La terzina che ho citato mi ha colpito perchè per tutti noi cristiani, credenti o meno Lei è un faro di speranza che tutto può e non chiedere il Suo aiuto è follia.

 
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CAT_IMG Posted on 3/5/2009, 15:41     +1   -1

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Caro, Orione

Condivido pienamente, sono sincero, chi me l'ha fatta scoprire, dirò
un grazie sentito a, R.Benigni... che un giorno l'ho sentito declamarla in
RAI, da allora ogni tanto la leggo e rileggo... mi trsmatte sempre quel senso di Sacralità... che è insito nello stupendo Lirismo, del quale il
Canto, ne è permeato.
Grazie da Claudio.

 
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j'adore63
CAT_IMG Posted on 2/7/2009, 21:11     +1   -1





CITAZIONE

Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.


Spesso è così che il mio adorato papà usa salutarmi quando viene a trovarmi. E' un grande estimatore di Dante e conosce a memoria una buona parte della Divina Commedia. Quando si diletta a recitare e spiegare qualche canto, devo ammettere che rasenta la bravura, l'entusiasmo e la capacità di coinvolgimento di Benigni. A lui devo l'amore per la poesia e la lettura. Gli voglio un gran bene! Gabriella

 
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CAT_IMG Posted on 2/7/2009, 21:20     +1   -1

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CARISSIMA GABRIELLA

DAVANTI A TANTA STIMA PER IL PROPRIO PADRE... TANTO DI CAPPELLO
SE POI HA AVUTO LA GENIALITA' DI CONDURTI PER MANO AGLI ARDORI POETICI... LA TUA RICONOSCENZA E' COMMOVENTE.
GRAZIE E UN CARISSIMO SALUTO A PAPA' , ESTIMATORE DI DANTE.

MIO PADRE SI CHIAMAVA DANTE... TI VOGLIO BENE PAPA'
CLAUDIO.
 
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emozione
CAT_IMG Posted on 2/7/2009, 22:13     +1   -1




Ma che ci fa l'emoticon col sorriso davanti all'opera di un grande come dante Alighieri???
Ricomponetevi se no Dante si gira e rigira nella tomba.
 
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j'adore63
CAT_IMG Posted on 2/7/2009, 22:17     +1   -1




Infatti!
Me lo chiedevo anch'io.
Per un attimo avevo pensato che la stanchezza mi stesse giocando uno scherzetto.
Notte a tutti.......
A presto.
Gabri
 
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Mistyx
CAT_IMG Posted on 11/3/2010, 18:02     +1   -1




Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
umile e alta più che creatura,
termine fisso d'etterno consiglio,
tu se' colei che l'umana natura
nobilitasti sì, che 'l suo fattore
non disdegnò di farsi sua fattura.
Nel ventre tuo si raccese l'amore,
per lo cui caldo ne l'etterna pace
così è germinato questo fiore.
Qui se' a noi meridïana face
di caritate, e giuso, intra ' mortali,
se' di speranza fontana vivace.
Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali.
La tua benignità non pur soccorre
a chi domanda, ma molte fïate
liberamente al dimandar precorre.
In te misericordia, in te pietate,
in te magnificenza, in te s'aduna
quantunque in creatura è di bontate.
Or questi, che da l'infima lacuna
de l'universo infin qui ha vedute
le vite spiritali ad una ad una,
supplica a te, per grazia, di virtute
tanto, che possa con li occhi levarsi
più alto verso l'ultima salute.
E io, che mai per mio veder non arsi
più ch'i' fo per lo suo, tutti miei prieghi
ti porgo, e priego che non sieno scarsi,
perché tu ogne nube li disleghi
di sua mortalità co' prieghi tuoi,
sì che 'l sommo piacer li si dispieghi.
Ancor ti priego, regina, che puoi
ciò che tu vuoli, che conservi sani,
dopo tanto veder, li affetti suoi.



La parte più bella di questo cantico,l'affidamento totale a Maria
La natura contro natura "Vergine Madre, figlia del tuo figlio" essere Madre è figlia del proprio del figlio.
Maria madre nostra su cui l'umana creatura può contare.
" Donna, se' tanto grande e tanto vali,
che qual vuol grazia e a te non ricorre,
sua disïanza vuol volar sanz' ali."

Donna grande guai a l'uomo in cui non si affida" uomo senz'ali.

P.S.scusate non sono molto brava a scrivere :wub:
 
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CAT_IMG Posted on 11/3/2010, 18:15     +1   -1

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CARISSIMA MISTYX

GUARDA CHE QUI...OGNIUNA E' LIBERA DI POSTARE IL SUO PENSIERO

COME PIU' GLI AGGARADA E NESSUNO VERRA' MAI A FARTI L'ESAME

E COME SAGGIAMENTE CITANO I NAPOLETANI...QUI, NESSSUNO NASCE

IMPARATO, QUINDI QUANDO VORRAI POSTARE UN TUO PENSIERO, SARAI

SEMPRE LA BENVENUTA....TUTTI DOBBIAMO SEMPRE IMPARARE DA TUTTI,

NEL PIENO RISPETTO, GRAZIE QUANDO VORRAI....

 
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dolcixima
CAT_IMG Posted on 22/5/2011, 17:10     +1   -1




Devo portarlo all'esame di linguistica storica dell'italiano! :santa pazienza:
 
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CAT_IMG Posted on 22/5/2011, 17:23     +1   -1

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Cra dolcixima

Da qualche parte, avevo postato anche il video del Grande Begnini...

comunque, in bocca al lupo, credo che non dovrebbe esser difficile

poter scrivere su un argomento cosi stupendo...ciao e grazie.

 
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11 replies since 13/4/2009, 10:10   430 views
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