Guida semiseria per fare un complimento ad una donna
FONTE:
TIASMOWORDPRESS.COMLa complessità del complimento dovrebbe essere direttamente proporzionale alla bellezza della destinataria dello stesso.
La donna oggettivamente figa è abituata a sentirsi dire che lo è. Il mio consiglio è di sbizzarrirsi con le somiglianze a opere d’arte sconosciute ai più: “Il tuo sguardo l’ho visto in un quadro di Jan Vermeer” ha più chance di “Che bel sorriso”. Non esagerare però la donna bella è bella ma non scema.
Stessa cosa vale per
le donne dalla bellezza dubbia.
A loro (e mi ci metto anch’io) vanno dette cose semplici: “Sei bella” funziona sempre. Ci crederà anche se è un cesso, mai sottovalutare la forza dell’autoconvincimento, lei ci vuole credere. In più, nessuno pensa nel proprio profondo di essere brutto e in un certo senso è vero, il segreto è trovare il proprio pubblico, per quanto di nicchia sia. Purtroppo succede anche che il pubblico non corrisponda ai desideri della donna diversamente bella, allora io a quella donna diversamente bella dico: “Però non ti ci mettere anche tu… sei un rabatto e fai pure la schizzinosa?”.
I complimenti a sfondo sessuale vanno calibrati bene sul senso dell’umorismo della ricevente. Es potete anche dire: “Se riuscissi a venire a letto con te poi me lo taglierei e lo farei mangiare dal gatto, non riuscirei ad avere niente di meglio”. Lei, se è come me, riderà, riderà molto, vi darà una pacca sulla spalla, vi eleggerà a suo miglior compagno di bevute e si farà il vostro migliore amico.
Mai paragonare la destinataria del complimento alla mamma. Questa è una regola chiara e inequivocabile. La mamma non va citata per nessuna ragione. Mai. Ho detto mai. Quale della parte di mai non avete capito?
Ignorare il difetto. Chi più chi meno siamo tutti modelli difettosi, ma preferiremmo ignorarlo. Io, per esempio, ho un grande nasone. Per me non è mai stato un problema, credo nel profondo che senza non sarei io e che può essere storto quanto vuole ma se la schiena è dritta non se ne accorge nessuno. Comunque il mio becco divide le masse, è uno spartiacque: a sinistra quelli che lo accettano e lo amano, a destra quelli che mi suggeriscono il chirurgo plastico. Il mio target è quello di sinistra, a patto che non se ne parli mai. Non valgono nemmeno i complimenti mascherati: “hai un profilo coraggioso” o ancora peggio “hai un naso interessante”. Qualora l’argomento lo introducessi io, avviso che è un tranello, la risposta giusta è “Naso? Quale naso?”. Avete presente “Gobba, quale gobba?” di Igor in Frankenstein Junior? Ecco.
Il gioco “animali, cose, persone” va utilizzato con parsimonia. Suggerisco grande attenzione nella scelta dei paragoni: “Sei bella come è bello il prato tenero dietro l’arcobaleno nel tacito meriggio d’acqua e sole” è ok. È di Juan Ramon Jimenez e funziona. Va bene anche una versione paracula tipo: “Sei bella, assomigli alla felicità”. Al limite “sei più dolce di un tiramisù”. Estremizzando: “Sei bella, potresti essere la sorella di Belen”. Ma è inaccettabile: “Sei bella, di una bellezza buffa, sembri Gonzo dei Muppet” (vita vissuta, vero Claudia?).
A una donna insicura non fate mai complimenti troppo specifici e vagamente astrusi. Es. “Hai delle ginocchia molto sexy”. Nella sua mente scorreranno le immagini di tutte le parti del corpo improponibili che avete scartato prima di arrivare alle ginocchia. Vale anche “Stai proprio bene con i pantaloni” lei lo leggerà come “Hai i polpacci di Maradona, la gonna non te la puoi permettere”.
A una donna insicura non fate mai complimenti troppo circostanziati nel tempo. Es: “Stai benissimo, oggi”. Le sue orecchie sono fatte per selezionare “oggi” e cancellare lo “stai benissimo”, la sua mente è fatta per ripetersi “Ha detto oggi, vuol dire che ieri stavo male, vedi sono una sciattona, dovevo mettermi quel vestito che mi tira su le tette, dovevo mettere la pancera…” e così via sfumando.
Evitate i paragoni con le ex. Vale la questione mamma. La ex non va menzionata, nemmeno se il paragone gioca a favore della ricevente. Es. “Che bello, finalmente una donna intelligente, non come la mia ex”. Non si fa e sapete perché non si fa? Perché con la decerebrata ci tornerete, lasciando noi donne intelligenti a trastullarci con la fisica quantistica.
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Ragazzi ve lo consiglio anche io.... MAI FARE PARAGONI CON LA MAMMA!!