Tu che bussi alla porta del mio cuore chi sei? Ti sento respirare sulla soglia di un dolore lottando per farti aprire Travestito da mendicante in ginocchio lecchi le ferite racconti mille storie e preghi a mani giunte...
Strano amore amore della notte questa stanza profuma del tuo tocco, delle tue mani mi avevi promesso la luce della luna.
A te invece, ho dato eternamente il cielo l'azzurro del giorno e della notte il suo nero. T'ho avvolto portandoti il sereno e non hai mai saputo cosa fosse la tempesta e non hai mai sentito lo scagliarsi delle onde come schiaffi sulla pelle. Dietro quel manto d' infinite stelle hai sognato anni...
Mai assaporasti la perdita, il pianto, l'abbattimento di me ch'ero il tuo scudo e forse neanche il tuo amore. Ora, perisci l'inferno delle mie parole.
Perdonami se ora trovo la strada il mio sentiero e per la prima volta ti lascio solo riprendo quel mantello che t'avvolgeva... cosi la notte l'azzurro, il nero e anche le stelle