L’amore è e rimarrà un mistero che non decifreremo mai completamente. Tuttavia, è possibile comprenderne alcuni aspetti. I buddisti, ad esempio, ci parlano degli elementi indispensabili per amare e godere di questo sentimento.
Secondo i buddisti, per amare basta applicare il buon senso. Il loro approccio enfatizza la capacità di amare e non la possibilità di risvegliare l’amore negli altri.
La realtà ci insegna che tutto ciò che viene seminato è anche ciò che poi viene raccolto. Per questo, se sviluppiamo la nostra capacità di amare, anche noi saremo amati. Deve smettere di essere importante ciò che riceviamo e deve iniziare a prendere rilevanza quello che possiamo dare. Scoprite l’amore secondo il buddismo e tenetelo a mente.
“Non ferire gli altri con ciò che provoca dolore a te”.
-Buddha-
L’amore secondo il buddismo
1. Comprensione
La parola “comprensione”, in amore, va oltre un semplice fatto intellettuale. Racchiude anche aspetti razionali, ma si estende molto oltre. Significa capire con la testa, ma principalmente con il cuore. Sviluppare una sufficiente sensibilità per percepire i bisogni fisici ed emotivi dell’altra persona. E anche per rispettarli e cercare di soddisfarli.
L’amore è comprensione perché vuol dire saper vedere l’altro secondo i suoi termini e non nei nostri. Percepire e intuire le sue vulnerabilità e le sue mancanze. Vederlo come qualcuno che non è perfetto e che non deve essere giudicato per questo.
2. Far evolvere il cuore
Per amare bisogna innanzitutto assolvere gli impegni che abbiamo con noi stessi. Il primo è imparare a essere felici e a stare bene, senza avere un partner accanto.
Non possiamo dare all’altro la responsabilità di renderci felici, di colmare le nostre lacune o soddisfare i nostri bisogni. Chi non è in grado di trovare la felicità per sé stesso, non la troverà attraverso un’altra persona. Forse crea questa illusione, ma prima o poi scoprirà che niente può riempire il vuoto dell’assenza che viene creata dal non essere.
3. Essere nobile
La nobiltà e la bontà creano una forza travolgente. A volte si pensa che è buono chi ha un cuore debole o un carattere fragile. Invece non è vero. Essere buoni con gli altri è una decisione che nasce dalla convinzione e dalla forza. È, inoltre, indispensabile per poter amare gli altri.
La nobiltà è caratterizzata dalla ricerca del bene altrui, oltre che dalla ricerca del proprio. Dal non ferire deliberatamente o inutilmente. Essere empatici con la sofferenza altrui ed essere disposti a fornire supporto quando possibile. Una brava persona attrae la bontà degli altri.
4. Non avere amori passeggeri
L’espressione “amori passeggeri” è contraddittoria di per sé. L’amore non è mai passeggero. Lascia sempre delle tracce. Ciò che esiste a volte è il desiderio di avere avventure e storie fugaci che procurano piacere sessuale o alimentano il narcisismo, senza impegni o sofferenza.
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