Saluto Al Sole

- David Garrett - Vivaldi - alle 4 Jahreszeiten -

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CAT_IMG Posted on 13/4/2016, 10:10     +1   -1

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David Garrett - Vivaldi - alle 4 Jahreszeiten

Hannover 2014 Früling, Sommer, Herbst und Winter


ANTONIO VIVALDI: LE QUATTRO STAGIONI
di Luigi Candiano

Si tratta di un concerto musicale
nella suggestiva atmosfera della volta stellata del Planetario

Antonio Vivaldi nasce a Venezia (suo padre era violinista alla cappella di San Marco) il 4 marzo 1678. Fu ben presto ordinato sacerdote (soprannominato il prete rosso per la sua capigliatura), ma non esercitò praticamente mai conducendo una vita libera e gioiosa al seguito di compagnie di cantanti girovaghi. La sua fama di musicista si diffuse assai presto e già nel 1703 insegnava al Conservatorio della Pietà. Visse a Mantova e Venezia, e fu acclamato in tutte le città d’Europa fra cui Roma, Amsterdam e Vienna dove morì nel 1741 (incerte le cause della morte).
La produzione del compositore veneziano Antonio Vivaldi è enorme: quasi 500 concerti, di cui più di 200 per violino, suo strumento preferito. Era un virtuoso di tale strumento incantando il pubblico con estro e maestria.

Si diceva di lui: « ... una tale arte non è mai stata sentita e non potrà mai essere eguagliata ... suona con le dita ad un pelo dal ponte con una velocità incredibile ... se vi è del male nei suoi toni acuti e rapidi, allora Vivaldi ha molti peccati da espiare ... »

“Le quattro stagioni” sono, a ragione, il ciclo più noto di composizioni vivaldiane: si tratta di quattro concerti, ispirati ciascuno ad una stagione dell’anno. Fanno parte dell’opera 8, Il cimento dell’armonia e dell’invenzione) e costituiscono uno dei primissimi esempi di musica descrittiva.

LA PRIMAVERA: concerto in Mi maggiore per violino, archi e cembalo
La musica descrive passo a passo l’andamento dei singoli episodi della Primavera: il canto degli uccelli, il temporale e la danza finale (il violino solista rappresenta un pastore addormentato, le viole il latrato del fedele cane mentre altri violini le foglie fruscianti).

L’ ESTATE: concerto in Sol minore per violino, archi e cembalo
Si tratta, fuori dubbio, del concerto di maggiore efficacia descrittiva; protagonista è la tempesta che si sente avvicinarsi da lontano nella calura estiva per poi scoppiare nel finale in tutta la sua virulenza. L’assolo descrive il pastore spaventato dal temporale improvviso.

L’ AUTUNNO: concerto in Fa maggiore per violino, archi e cembalo
Protagonista del concerto è Bacco: Vivaldi riproduce in modo magistrale l’ebbrezza provocata dal vino mentre nel secondo movimento, quello centrale dal titolo i “Dormienti ubriachi”, si sente il clima trasognato e tranquillo del dopo-festa. Il terzo movimento, infine, si identifica con la tumultuosità ed i ritmi della caccia.

L’ INVERNO: concerto in Mi maggiore per violino ed archi
In un primo tempo questo concerto, dai toni pastorali, era stato concepito da Vivaldi per essere eseguito in chiesa; tutta l’orchestra suona sempre quasi “in sordina” come a non voler disturbare i fedeli raccolti in preghiera.

 
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